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Trattamento microchirurgico della cataratta




L'Autore: Dott. Carlo Vanetti Specialista in Oftalmologia Clinica e Microchirurgia Oculare.
Membro dell'European Society of Cataract and Refractive Surgeons ESCRS. Membro dell'American Society of Cataract and Refractive Surgery ASCRS. Membro dell'Associazione Italiana Chirurgia Cataratta e Refrattiva AICCER.

Dopo aver rotato di 90° il nucleo, si ripete la manovra di cracking (Fig. 4).


A questo punto è possibile passare alla facoemulsificazione, direttamente in Fase Due, aspirando i quattro quadranti ottenuti. Questi i parametri consigliati: punta faco di 15°, potenza faco 50%, vacuum 200 mmHg, flow rate 24 cc/min. Asi è constatato un cracking completo alla prima divaricazione delle pinze nel 60% dei casi, mentre nel rimanente 40% è stato necessario inserire più profondamente lo strumento e divaricarlo nuovamente per ottenere tale divisione completa. La curva di apprendimento di questa tecnica è rapida e, nel caso in cui non si riesca ad ottenere il cracking, l'intervento può rapidamente essere convertito nell'usuale tecnica di divide-and-conquer. Si consiglia per il periodo di apprendimento di utilizzare nuclei di durezza 1+ e 2 +, con buon riflesso rosso del fondo e pupille ben dilatate. La BIC è quindi una tecnica sicura, prevedibile, facile da standardizzare, con facile curva di apprendimento. Si raccomanda per i nuclei con durezza compresa tra 1+ e 3+, quando sia stato possibile effettuare una capsuloressi completa ed una idrodissezione efficace. La tecnica di BIC non è indicata in nuclei molto morbidi o molto duri, in occhi con zonula debole o cristallino sublussato. Rispetto alla tecnica divide-and-conquer, questa tecnica ci ha consentito una riduzione media del 30% del tempo di ultrasuoni, mentre il tempo di intervento complessivo viene ridotto del 8 %. La tecnica di BIC consente un sicuro controllo dei movimenti oculari, può quindi essere utilizzata con successo anche in anestesia topica, e anche dai chirurghi che adottano la tecnica di facoemulsificazione monomanuale. Il nucleo può essere agevolmente rotto in quattro parti e non è più necessario creare la scodella centrale. Oltre a ridurre il tempo di ultrasuoni, quindi consentendo una maggior durata delle punte faco, la BIC permette di ridurre lo stress impartito alla zonula ed il tilting del nucleo. E' da notare infine come si possano utilizzare punte faco con angolo minore, che consentano una maggiore aspirazione.




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